Dal 19 ottobre 2017 all'11 febbraio 2018, il Complesso Vittoriano - Ala Brasini ospita una splendida mostra MONET a Roma.
La mostra, curata da Marianne Mathieu, presenta una sessantina di opere di il padre dell'impressionismo, dal Musée Marmottan Molti - che nel 2016 ha celebrato l'80 ° anniversario della sua vita - a testimonianza del suo percorso artistico, ma soprattutto dell'artista stesso. Sono, infatti, le opere che Monet custodiva nella sua ultima residenza a Giverny e che suo figlio Michel ha donato al museo che saranno in mostra.
Dalle prime opere ai paesaggi rurali e urbani (Londra, Parigi, Vétheuil, Pourville) e dalle tele dedicate ai fiori più belli del suo giardino (rose, streghe, agapanthus) al monumentale ninfea che a Glicini, la mostra realizzerà le molteplici sfaccettature del suo lavoro, ispirandoci ancora una volta con il grande genio artistico di Monet.
Alcuni fatti sull'Ala Brasini - Complesso del Vittoriano
Ala Brasini con i suoi 700 mq di estensione è lo spazio espositivo più grande e prestigioso del Vittoriano. Lo spazio ha tradizionalmente ospitato le grandi mostre d'arte sin dalla sua apertura. Situato al primo piano del monumento, vi si accede attraverso un'imponente scalinata (o un ascensore per lo più per il trasporto di persone disabili e aree protette). Le caratteristiche planimetriche dello spazio, articolato in numerose sale, lo rendono adatto ad ospitare mostre complesse, suddivise per temi e sezioni. Un livello del secondo piano, nello spazio centrale, consente una vista affascinante al piano inferiore, consentendo di vedere le opere da diversi punti di vista e prospettive.
Noto come “l'Altare della Patria”, il Complesso Monumentale Vittoriano (o anche “Vittoriano”), pensato per celebrare e ricordare Vittorio Emanuele II di Savoia, il primo Re d'Italia, è uno dei monumenti simbolo di Roma e dell'Italia, luogo iconico di grande centralità e istituzionalità, meta di milioni di visitatori all'anno.
Costruito tra il 1885 e il 1911, rappresenta la maestà di Roma, la capitale d'Italia, l'unità del Paese e "la patria dell'amore", poiché, nel novembre 1923, il segreto del milite ignoto fu inumato nel cuore del Vittoriano . Nel 1935, a seguito dell'intervento dell'architetto Armando Brasini, infine, il 24 maggio dello stesso anno viene inaugurata la stessa area dedicata all'Istituto Centrale per il Risorgimento e al suo Museo. Un monumento di 15.5 piani, fortemente simbolico, pensato ai giorni nostri come luogo non solo da guardare ma anche da vivere, con musei e spazi espositivi, dove da oltre vent'anni vengono realizzate grandi mostre d'arte.